Fin dalla metà del '500 il Palazzo Ducale fu sede per rappresentazioni di commedie e allegorie musicali, che si tenevano in particolari occasioni in costruzioni provvisorie nei cortili del palazzo.
Nel 1598 all'interno del Palazzo fu costruito un Teatro vero e proprio denominato Regio Ducale, per festeggiare il passaggio a Milano di Margherita d'Austria.
Nel 1708, al termine di una rappresentazione alla quale assisteva l'imperatore Carlo VI, il Teatro andò completamente distrutto a causa di un violento incendio.
In attesa della ricostruzione i milanesi stanziarono una somma per allestire un Teatrino in un angolo del Palazzo, che ebbe tuttavia fortune alterne. Finalmente nel 1717 fu deciso di ricostruire il teatro distrutto e venne affidato all'architetto Mario Quadrio l'incarico di progettare il Teatro Ducale dov'era e com'era. Alla sua repentina morte l'incarico venne affidato a Giovanni Domenico Barbieri, allievo di Francesco Bibiena, il quale portò a termine la costruzione per l'inaugurazione il 26 dicembre 1717.
Il nuovo Teatro, giudicato uno dei più belli e maestosi d'Italia, era costituito da una grande sala rettangolare di cinquantasei metri di lunghezza, alta dodici. Il soffitto piano decorato da Paolo Camillo Landriani appoggiava sulle pareti laterali dalle quali si affacciavano cinque ordini di palchi sovraccarichi di ornati. Nel Teatro Regio Ducale si svolsero da quel momento alcune manifestazioni di grande ricchezza e fasto, tra tutte si distinse il ballo dato in occasione della nascita di Pietro Leopoldo, figlio di Maria Teresa nel 1747, di cui rimane la testimonianza attraverso l'incisione di Marcantonio Dal Re. La mattina del 25 febbraio 1776 uno spaventoso incendio ridusse nuovamente e definitivamente in cenere il Teatro.
Questo sciagurato avvenimento determinò l'occasione della nascita del Teatro alla Scala.
LaScalaWeb, © aprile '98

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