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Con il nome di delfini si indica comunemente un gruppo parafiletico di mammiferi marini appartenenti all'ordine degli Odontoceti e che raggruppa le famiglie Delphinidae (delfini oceanici) e platanistidae (delfini di fiume), i cui membri generalmente sono di piccole dimensioni.
Il termine delfino talvolta viene utilizzato per riferirsi specificamente alle specie più conosciute: il tursiope ed il delfino comune.
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Esempio di mappa d'immagine
Anche il narvalo e il beluga vengono occasionalmente chiamati delfini, pur essendo classificati nella famiglia Monodontidae. Sono state classificate quasi 40 specie di delfino suddivise in 17 generi. Variano in dimensione da 1.2 m e 40 kg (Cephalorhynchus hectori maui) a 9.5 m e 6 tonnellate (Orca). La maggior parte delle specie pesano da 50 a 200 kg.
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Fin dall'antichità i delfini sono stati accreditati, nel Mar Mediterraneo, di mostrare un'intelligenza superiore a quella normalmente attribuita ai pesci, sia nel proprio gruppo che nei confronti dell'uomo, il che ha creato una precoce e persistente idea della loro socievolezza e li ha posti al centro di culti, miti e rappresentazioni, come a Creta. È ormai noto in effetti che i delfini, come gli altri cetacei, dispongono di un sistema di comunicazione complesso come un vero e proprio linguaggio, fondato non solo sulla capacità di produrre ultrasuoni significanti all'interno del gruppo, ma anche su schemi di movimento utilizzati come segni di comunicazione.
M.A. Alberti
Dipartimento di Informatica e Comunicazione
Università degli Studi di Milano
Master Catalogazione, Università Cattolica di Milano, AA 2009/10