In Memoriam Professor Piero Mussio (1941-2010)

Piero Mussio

This page is created as a place where Professor Piero Mussio's friends and collegues from all over the world can share their thoughts about him passing away. Please also visit Professor Mussio's own home page.

Condolences

Post a message : cslab@dico.unimi.it

From: Alfio Ferrara
Date: Mon, August 30, 2010 5:51 pm

Vorrei esprimere ai colleghi e alla famiglia il più sentito cordoglio e il mio profondo dispiacere per la scomparsa del Prof. Mussio. Conservo il vivo ricordo di tanta vivacità intellettuale e intensità umana.
Alfio Ferrara

From: Stefania Costantini
Date: Mon, August 30, 2010 6:00 pm

I remember a brillant, energetic person, one of those persons people love to be close with, and also, a sharp and creative thinker: whenever two "roads" diverged, he preferred to took the one less traveled by...I will miss his intelligence and his wit
-- Stefania Costantini

From: Gabriele Gianini
Date: Mon, August 30, 2010 8:39 pm

Conoscevo il professor Mussio da poco tempo, ma ho avuto modo di apprezzarne la cordialità, la simpatia e la disponibilità ad ascoltare i colleghi più giovani. Porgo ai familiari le mie condoglianze sincere.
Gabriele Gianini

From: Giusy Danese
Date: Tue, August 31, 2010 12:44 am

Un vero professore..
Addio Prof. Mussio

From: Mauro Torelli
Date: Tue, August 31, 2010 9:28 am

Caro Piero,
forse l'ultima volta ci siam ritrovati a guardare il cielo alla ricerca del piccolo gheppio che visita di tanto in tanto lo spazio sopra il cortile del Dipartimento. Avevamo questo piccolo interesse in comune, più qualche piccola battaglia fatta insieme, e tanta simpatia e rispetto. Ci mancherai, Piero. Il gheppio non s'è più visto, forse è volato verso cieli più liberi.
Ciao
Mauro

From: Francesco Camastra
Date: Tue, August 31, 2010 2:09 pm

Un Ultimo Saluto.
Ciao
Francesco Camastra

From: Flora Frontini
Date: Tue, August 31, 2010 5:53 pm

Purtroppo ho saputo solo oggi che il Prof. Mussio è venuto a mancare...mi dispiace tanto e vorrei fare le mie condoglianze.
E' proprio un peccato...
Flora Frontini

From: Henry Santos
Date: Tue, August 31, 2010 8:47 pm

Le mie condoglianze ai parenti e tutti i suoi cari.
Descance en paz estimado profesor.
Henry Santos

From: Franca Giannini
Date: Wed, September 1, 2010 2:49 pm

Con tristezza ho saputo della scomparsa del Prof. Mussio che ho conosciuto durante il mio lavoro di tesi e con il quale ho collaborato nei primi tempi della mia attivita' di ricerca. Nonostante i suoi modi a volte un po' bruschi mi ha lasciato uno splendido ricordo di persona curiosa ed aperta da cui poter imparare molto.
Ai famigliari le mie piu' sentite condoglianze.
Franca Giannini

From: Sergio Panagia
Date: Wed, September 1, 2010 5:11 pm

Le mie condoglianze ai familiari.
Ho scritto qui qualche pensiero appena appreso della sua scomparsa.
È stato un grande professore ed una persona straordinaria.
Sergio

From: Paolo Bottoni
Date: Wed, September 1, 2010 6:41 pm

La frase "Piero si è fermato" è per me un ossimoro. Piero era inarrestabile, a volte travolgente. Gli devo tanto, forse quasi tutto.
Paolo Bottoni

From: Vittorio Murino
Date: Thu, September 2, 2010 11:42 am

Mi spiace molto, io lo ricordo agli inizi della mia carriera accademica, come uno dei guru italiani nella pattern recognition and image processing, anche se poi ci siamo persi di vista.
Le mie più sincere condoglianze ai colleghi e alla famiglia.
Vittorio Murino

From: Fiorella De Cindio
Date: Thu, September 2, 2010 7:37 pm

Non riuscivo a trovare le parole per ricordare Piero: troppi ricordi, ancora cosi' vicini. Finalmente, le parole di Paolo (Bottoni) mi hanno finalmente sbloccato. Ha proprio ragione quando scrive: la frase "Piero si è fermato" è un ossimoro. Piero era inarrestabile. Il male non lo aveva fermato, ma solo appena un po' rallentato, qualche volta doveva scappare a casa, e lo faceva sempre lasciando un ragionamento in sospeso da riprendere dopo.
Lo ricordo cosi' ancora a giugno, forse l'ultima volta che lo ho incontrato, quando aveva insistito con la sua tipica tenacia, perché organizzassimo una "Discussion on digital communication. Empirical and SE facets" in chiusura di un modulo del curriculum della Scuola di Dottorato che ci vedeva entrambi coinvolti. Ne era nata, come sempre con lui, una discussione non banale, non ovvia, in cui scoprivi quante cose aveva letto e quante cose sapeva, la sua curiosita', e anche i suoi "pallini".
Negli ultimi anni, da quando era tornato a Milano, avevamo iniziato a discutere abbastanza spesso di informatica, comunicazione digitale, ingegneria del software, end-user development, e tanto altro ancora. Entravo nel suo ufficio per una banale questione organizzativa e capitava che ne uscissi un'ora dopo, a fatica, perche' Piero, appunto, non si fermava mai, bastava un appiglio, e lui voleva discutere, capire, ragionarci insieme. Un discorso sempre aperto che si e' chiuso troppo presto.
-- fiorella

From: Giovanna Bagnasco Gianni
Date: Fri, September 3, 2010 7:58 am

"Una pagina on-line aperta per Piero Mussio"

Etico, sincero, tenace
Cavaliere di una volta
Le prime parole

Ma per quanto potrà
restare aperta questa pagina?
Resterà al ricordo quotidiano
ogni momento del lavoro comune
ogni sorriso arguto
ogni volo della mente
su un linguaggio antichissimo
da restituire in forma nuova

E un grazie
per avermi schiuso
spazi nuovi di pensiero

Giovanna Bagnasco Gianni

From: Daniela Fogli
Date: Fri, September 3, 2010 11:54 am

Caro Piero,
non riesco ancora a realizzare che non ci sei più.
Spesso quando lavoravamo assieme non ti capivo e allora si cominciava a discutere, anche animatamente.
Probabilmente le tue idee erano troppo avanti e non era facile inseguirle... magari un giorno riuscirò ad afferrarle, ma tu ne avrai di nuove.
Daniela

From: Rosanna Nano
Date: Fri, September 3, 2010 12:08 pm

Pur non avendolo conosciuto personalmente, mi unisco al coro dei Colleghi affidandolo alla Misericordia di Dio.
Rosanna Nano

From: Andrea Ottolenghi
Date: Fri, September 3, 2010 1:13 pm

Grazie Paolo e Fiorella per quanto avete scritto. Sempre difficile scrivere e trasmettere il proprio pensiero. Piero è stato mio docente e poi collega, e ha lasciato un segno: scientifico (con la sua creatività, il suo coraggio e la decisione anche nell’andare contro corrente) e personale, nel non aver paura di condurre battaglie contro i vari personaggi e poteri forti che ci vorrebbero tutti asserviti.
E spesso è nei dettagli che si hanno le più importanti conferme. In un modo o nell’altro siamo in tanti a dovergli molto.
Ciao
Andrea

From: Ettore Gadioli
Date: Fri, September 3, 2010 1:55 pm

Apprendo con vivo dolore della scomparsa di Piero, un caro e stimato collega con cui ho collaborato nell'ambito della Scuola di Specializzazione in Fisica Sanitaria in cui insegnava la Diagnostica per Immagini. Ricordo la sua profonda preparazione, l'impegno continuo e la grande vivacità intellettuale. Sono vicino alla sua famiglia a cui invio le più sentite condoglianze.
Ettore Gadioli
Università degli Studi di Milano

From: Stefano Gatti
Date: Fri, September 3, 2010 2:28 pm

Il Professor Mussio è stato il mio relatore ad aprile.
"Guardi che io sono molto pignolo", ha esordito quando gli ho chiesto se accettava di essere mio relatore.
Ha mantenuto la promessa.
Mi ha sempre seguito con precisione e competenza, dandomi l'idea di una mente sopraffina, che sapeva vedere oltre, che sapeva cogliere piccole sfumature che ad altri sfuggivano; una persona con cui era possibile discorrere di qualsiasi argomento, anche all'infuori delle tematiche strettamente accademiche, e accadeva sovente.
Con grande modestia mi faceva notare che "non siamo onniscienti" (informaticamente parlando), ma forse lui era molto vicino ad esserlo.
Era mia intenzione andare a trovarlo nel suo ufficio non appena avessi trovato un lavoro dopo la laurea conseguita con lui. Non mi è stato possibile.
Addio, Professore.

From: Flavia Groppi
Date: Sat, September 4, 2010 11:45 pm

Ho appreso solo ora della scomparsa di Piero Mussio, uno dei miei primi Professori che lasciò un segno già quando ero studentessa. Da qualche anno ci siamo ritrovati in qualità di colleghi nell’ambito della Scuola di Specializzazione in Fisica Sanitaria e così avevamo ripreso il dialogo interrotto. Ero contenta di aver ritrovato una persona che stimavo molto dal punto di vista scientifico, didattico ma anche umano.
Le più sentite condoglianze
Flavia Groppi

From: Guido Parravicini
Date: Mon, September 6, 2010 12:41 pm

Porgo le mie condoglianze alla famiglia di Piero, Ricordandolo come grande scienziato e grande uomo.
Guido Parravicini, dipartimento di fisica, università di Milano

From: Franco Camera
Date: Mon, September 6, 2010 6:11 pm

Ho conosciuto il prof Piero Mussio da studente liceale, per amicizie comuni e poi come collega quando facevo il corso di fisica per informatica/comunicazioni digitali. E' sempre stato una persona intellettualmente vivace, disponibile e ricco di idee ed iniziative.
La sua scomparsa mi ha colpito moltissimo. Vorrei esprimere ai colleghi e alla famiglia le mie più sentite condoglianze.
Franco Camera

From: Bianca Falcidieno
Date: Tue, September 7, 2010 8:41 am

Ho lavorato con Piero tanti anni fa all'inizio della mia carriera nel settore della Computer Graphics, quando insieme con Umberto Cugini avevamo formato un gruppo di ricerca multidisciplinare: una matematica, un fisico e un ingegnere!
Lavorare con lui e' sempre stato stimolante e divertente, con animate discussioni aperte e coinvolgenti.
In quegli anni avevamo messo su un vero laboratorio di ricerca, con molti giovani, e grande entusiasmo.
Piero ha dato tanto a tutti noi, con la sua autorevolezza scientifica, la sua curiosita' , il suo amore per la ricerca, il suo rigore e l'estrema apertura a mettersi in gioco.
Perdiamo uno scienziato di valore, che ha dato molto alla nostra comunità, e una splendida persona.
Credo che si dovrebbe promuovere un'iniziativa per ricordarlo, ad esempio istituendo un premio per giovani ricercatori a suo nome.
Bianca Falcidieno

From: Paolo Cristini
Date: Tue, September 7, 2010 9:59 am

Con tristezza ho appreso della scomparsa del professore con il quale mi sono laureato a Brescia nel 2002.
Un porfessore umanamente sempre disponibile e presente, con il quale ho fatto lunghe discussioni facendogli anche perdere a volte il treno per tornare a casa.
L'ultima volta che l'ho visto è stato alla mostra di Magritte a Milano lo scorso anno; ci siamo rivisti con piacere dopo lungo tempo in un luogo lontano dalle nostre frequentazioni, ma alla mostra del maestro del Surrealismo.
Ai famigliari le mie piu' sentite condoglianze.
Paolo Cristini

From: Alessandro Provetti
Date: Tue, September 7, 2010 10:38 pm

Caro Piero, son tornato al dipartimento e ho sentito che mancavi.
C'eri sempre, con quella tua cordialita' milanese che ormai non si trova piu'.
A volte mi fermavo a salutare e diventava una conversazione vera. Le ricordo tutte.
Mi hai dato tanti esempi, con l'equilibrio, uno sguardo disilluso ma attivo su tutto quello che facciamo.
Grazie.
Mi manca molto la tua amicizia.
Alessandro

From: Philip Grew
Date: Wed, September 8, 2010 3:26 pm

Dear Piero,
Alfio Ferrara rightly starts things off by referring to your remarkable blend of intellectual vitality and human intensity. That charisma is certainly one of the key elements of the personality we all are going to keep remembering.

Another striking feature of your personality -- let me be honest here -- is the severity, your readiness to be such a demanding character to work with. You were very honest about this in the professorial admonition that Stefano Gatti relates.

I think this goes beyond being "fastidious" (or however you would have wanted that "pignolo" to be translated). My observation is that, by being so exacting and by demanding so much of the rest of us, you filled a need for intellectual leadership more than you, yourself, may have realized. Since your personality is going to live on with us, I certainly hope it's expectations will continue to be what we want to live up to. We know we owe it to you to try.
- ph

From: Marco Protti
Date: Wed, September 8, 2010 7:28 pm

"Piero continua a vivere nei suoi studenti" non è una frase fatta. E’ una realtà.
Mi ha insegnato quello che più conta: pensare con la propria testa e non fossilizzarsi mai.
Glie ne sarò sempre grato.
Marco Protti

From: Giuseppe Fresta
Date: Wed, September 8, 2010 8:27 pm

Un ultimo affettuoso saluto ad un carissimo amico con il quale ho condiviso molti anni di lavoro.
Grazie
Giuseppe Fresta

From: Gabriella Sanniti di Baja
Date: Thu, September 9, 2010 9:20 am

La triste notizia mi ha raggiunto mentre ero fuori sede per una conferenza e solo ora posso esprimere alla famiglia di Piero e alla comunita' scientifica le mie condoglianze e quelle del Gruppo Italiano di Ricercatori in Pattern Recognition GIRPR.

La perdita di Piero mi colpisce personalmente (il mio primo seminario lo ho dato a Milano proprio su invito di Piero tanti anni fa) e come attuale Presidente del GIRPR in cui Piero rivestiva attualmente il ruolo di Steering Committee Member e di cui era stato Presidente dal 1994 al 1996.

Sentiremo la tua mancanza, Piero!

Gabriella Sanniti di Baja

From: Alberto del Bimbo
Date: Thu, September 9, 2010 10:22 am

Ricordo Piero come una persona a cui piaceva immaginare e sognare. Questo piacere lo metteva anche nel lavoro. Era una persona positiva che dava molto in tutto quello che faceva.
Alberto del Bimbo

From: Sebastiano Impedovo
Date: Thu, September 9, 2010 11:26 am

Esprimo il più Sincero e sentito Cordoglio per la scomparsa del Caro Piero che con impegno, tenecia e fermezza si è dedicato all'Università accrescendo continuamente la sua dedizione al lavoro.
Che il Signore lo tenga presso di Se tra i Beati per le cause del lavoro, il superamento degli ostacoli e la sopportazione delle sofferenze in vita.
Sebastiano Impedovo

From: Alessio Malizia
Date: Thu, September 9, 2010 2:06 pm

Conobbi Piero come studente a Roma e poi successivamente come ricercatore lo conobbi dall'altro lato della scrivania. Come studente ebbi l'impressione di una persona che amava insegnare; nel senso che le sue lezioni spesso andavano oltre i lucidi e la lavagna ma consistevano anche di quei commenti generali o apertura alle possibili domande future che stimolano la curiosita' di uno studente. Come ricercatore ricordo il suo pensiero critico e la sua apertura che sono sempre importanti quando un giovane deve crescere e sono stato molte volte ad ascoltare con piacere i suoi commenti sulla ricerca in generale. Poi devo dire che a livello personale e' sempre stato molto cordiale e si ricordava di me sempre anche da quando ero studente e quindi mi mancherá molto; quando lo incontravo alle conferenze per cui condividevamo gli stessi interessi, come per esempio AVI, quel "ue' Malizia..." con cui mi chiamava quando ci rivedevamo dopo tempo mi manchera´.

Vorrei anche esprimere ai colleghi e alla famiglia il più sentito cordoglio.

Alessio Malizia
Univ. Carlos III de Madrid, España

From: Massimo Tabellini
Date: Mon, September 13, 2010 4:08 pm

Condoglianze da un ex studente dell'Università degli Studi di Brescia.
Massimo Tabellini

From: Maria Stiffoni Ponchielli
Date: Mon, September 13, 2010 6:35 pm

Sono stata per tanti anni la segretaria del Dipartimento di Fisica e ho avuto un bellissimo rapporto con il prof. Piero Mussio che ho sempre stimato per la sua integrità, gentilezza e sempre ha trattato il corpo non docente alla pari.
Serberò di lui un ricordo davvero bello e sincero.

Maria Stiffoni Ponchielli

From: Sara Vanzi
Date: Tue, September 14, 2010 8:06 pm

Ricordo con affetto il Professore,
con autentica passione ha reso speciale la mia esperienza universitaria,
imprevedibile, dinamica, produttiva e più che mai stimolante.
In lui viveva l'essenza dell'insegnamento, della ricerca, dell'interesse, dello scambio di idee.
Una perla rara.

Sara

From: Davide Pirazzoli
Date: Wed, September 15, 2010 6:27 pm

piero
quanto ci mancherai..!!!!!

gli amici della cena annuale

From: Davide Pirazzoli
Date: Thu, September 16, 2010 6:16 pm

piero

ricordo una passeggiata in toscana e passando vicino ad un pollaio mi dicesti " vedi quel gallo innamorato vicino a quella gallinella ? le sta chiedendo di togliersi le penne ! "

passeggiare con te significava reinterpretare, ironizzare, trasfigurare (ma sempre con un tocco razionale/scientifico)

troppo bello

un saluto dai fortunati che hanno passeggiato con te

davidetibetlidia e tanti altri

From: Tadao Ichikawa
Date: Sat, September 18, 2010 9:07 am

Dear Piero:

Eleven years have passed since we met last in Firenze. At the very end of July this year, I got your email address through your close friend whom I happened to become acquainted with in Tokyo area. I came up with an idea to attach some of your pictures to the pages of my essays describing wonderful experiences we shared. Next day, I sent them to you. But, five hours later from sending, I was informed that you had passed away about a couple of weeks ago. Now it’s September. Why I didn’t send them earlier? - I regret.

The title of my essays is, as you know, “Pierrot Requiem”. In the massage which I sent to you, however, it was spelled carelessly as “Piero Requiem”. What a terrible coincidence with the passing of you! But I know you must be laughing away as you usually do with full of humanity.

It was in December 1985 when we met first in Grottaferrata near Rome. Since then, we collaborated together in the field of visual languages and multimedia computing for 15 years while I was in academic services. You helped me a lot and I was much encouraged. What’s more significant for me, however, was that I learned a great deal from you about off-engineering, intellectual aspects of human lives covering Opera, Paintings and Architecture, mostly Italian. Thank you so much. Have a good rest!

Tad 

From: Maria De Marsico
Date: Tue, September 21, 2010 5:19 pm

Caro Piero,
ci mancherai davvero tanto. Ci mancheranno il tuo entusiasmo, la tua curiosità e le tue grandi idee. Ti ho rivisto a maggio con la tua splendida e forte compagna, ed eri quello di sempre, sorridente e ironico .. ma non sono riuscita a farti assaggiare la parmigiana ...

Nausicaa

From: Sandra Flammini
Date: Wed, September 22, 2010 11:28 am

Non so quanto Brescia ti abbia dato, ma tu le hai dato molto.
Grazie e ciao
Sandra Flammini

From: Antonella Varesano
Date: Wed, September 22, 2010 7:09 pm

Conoscevo da poco il prof Mussio ma conservo preziosamente dentro di me il ricordo dell'emozione, mai provata prima, di avere incontrato qualcuno che aveva 'compreso' la mia ricerca e si sforzava di migliorarla con continui rimandi generativi di idee.
Un giorno di luglio, a Milano, mi ha detto '.... è un momento importante per questo settore di ricerca, grandi mutamenti sono in arrivo.. peccato non esserne testimone' .
In questa frase ha manifestato la sua immensa passione e ci ha consegnato una seria eredità di impegno e di studio.
Grazie professore, è stato un grande privilegio averla conosciuto.

From: Barbara Rita Barricelli
Date: Thu, September 23, 2010 0:40 am

Ho parlato l’ultima volta con il Prof. Mussio mercoledì 11 agosto. Dopo avermi dato dei suggerimenti su un capitolo della mia tesi di dottorato, mi ha detto: “tutto quello che hai scritto va bene”.
Non avrebbe MAI detto una cosa del genere se avesse avuto la certezza di poter discutere con me quello che avevo scritto. Chi ha lavorato con lui sa di sicuro a cosa mi riferisco…
Lavorare con lui voleva dire non accontentarsi mai del risultato ottenuto. Non c’era spazio per l’approssimazione, solo una infaticabile ricerca della perfezione, che però ad un certo punto doveva fermarsi perché, come ci ricordava sempre lui, “il meglio è nemico del bene”.
Con lui si lavorava in un continuo confronto e scontro, tutto era sempre messo in discussione, ma tutto era sempre in crescita, niente era mai accantonato o concluso, tutto era sempre in divenire, mai scontato o banale.
Come molti hanno ricordato, con lui si imparava sempre qualcosa di nuovo e il suo punto di vista sul mondo e sulla vita era sempre originale e interessante.
Mi ha insegnato tanto ma avrei voluto poter imparare ancora molto altro.

From: Davide Pirazzoli
Date: Sat, September 25, 2010 9:18 am

piero
il mio pensiero è sofferente quando devo convincermi che..sei volato altrove
ma poi leggo e rileggo le parole che trovo scritte per te e tutti hanno assaporato la tua...passione,entusiasmo,curiosità,acutezza,ironia... e tanto altro, come uomo e come scienziato
allora il mio pensiero diventa meno triste perchè sento che tantissimi hanno una parte di te, per sempre, nella mente e nel cuore
sei ancora con noi
davide

From: Giustino Gasbarri
Date: Tue, September 28, 2010 11:54 am

Dai tempi di Uomini e Computer Come, fondata insieme con un gruppo di amici e compagni, abbiamo sempre discusso gli eventi significativi. Questa volta non è possibile. Ciao Piero

From: Giorgio Valle
Date: Sun, October 3, 2010 6:00 pm

Caro Piero,
ancora ieri lo sguardo cercava la tua Hyundai verde nel parcheggio di Comelico ... perchè era solo il sabato mattina che si riusciva a scambiare qualche pensiero veloce su come valorizzare collaboratori e ricerche in una Università diventata sempre più complessa.
Era più semplice negli anni '70, quando ci siamo conosciuti al CNR di via Bassini a Milano per via del sistema di gestione di biblioteca che avevo sviluppato a Bologna su HP 2100 con architettura dei dati relazionale. HP mi portava in giro per creare occasione di altre vendite. Al Laboratorio CNR dove eri tu ne avevate uno, ma più degli aspetti tecnici ci fece diventare amici la strana idea che una ricerca oltre ad essere pubblicata a beneficio della ns carriera accademica, dovessi pure servire a qualcosa ed avere come riconoscimento il beneficio apportato ad altri.
Poi negli anni la collaborazione sulla ricerca in grafica e CAD/CAM ci ha portato a tante altre occasioni di collaborazione.
Proprio tu nel '94, quando ero stabile un piano sotto al tuo ufficio in via Viotti a Milano, mi presentasti in Regione Lombardia da cui avevi da poco cessato una collaborazione. Si trattava della proposta di un Consorzio di Ricerca fra Statale di Milano, Regione Lombardia e aziende. Grazie alla stima che avevano di te, la delibera della Giunta della Regione Lombardia arrivò con lettera al Rettore Mantegazza ai primi di Luglio '94.
Sei sempre presente nell' insegnamento che hai lasciato ai tuoi allievi, e a me hai lasciato l'esempio dell' affetto verso Marisa quando offrendomi un caffè le comperavi qualche ghiottoneria da portare a casa alla sera.

Giorgio

From: Alberto Torresin
Date: Wed, October 6, 2010 12:25 pm

Sono passati tanti anni da quando sviluppammo il primo lavoro sul riconoscimento automatico di strutture osee, utilizzando algoritmi impiegato per riconoscere da satallite gli ulivi.....E' ancora davanti a me il ricordo della sua lucidità scientifica e della rigorosità umana.
Alcuni dicevano che Piero era uno storico professore...è vero ci ha insegnato molte cose, forse altre non le abbiamo comprese ma il suo stile non è passato senza farci porre delle domande che dovremo sempre tener di fronte a noi.
Ciao Piero e grazie di tutto

From: Lucio Pezzoli
Date: Fri, October 8, 2010 00:39 am

O caro amico, ci vedremo ancora,
chè sempre nel mio cuore tu rimani.
Ormai di separarsi è giunta l'ora,
ma prometto un incontro per domani.

O caro amico addio,senza parole,
senza versare lacrime o sorridere.
Morire non è nuovo sotto il sole,
ma più nuovo non è nemmeno vivere

From: Alberto Signoroni
Date: Fri, October 8, 2010 4:38 pm

Piero era una persona estremamente accogliente, curiosa, rispettosa e aperta all’ascolto, per questo sono sempre stato a mio agio con lui. Allo stesso tempo aveva idee ferme, chiare, illuminate, generose. Era un maestro nell’interfacciare umanità e scientificità, acuto precursore e sempre lucido frequentatore di sconnessi terreni di interdisciplinarietà. Quell’interdisciplinarietà che è prima ascolto, poi proposta, poi movimento, poi crescita, poi autocritica e poi ancora ascolto. Gestiva bene la complessità Piero con il suo pensiero sempre costruttivo, tendenzialmente olistico. Ho assistito più volte dal di fuori al quel suo modo, a volte duro, di affermare i suoi percorsi di onestà intellettuale. Nello scontro verbale però non c’era rancore, solo una reazione di avvertimento alla pigrizia del pensiero. Così un’esteriorità a tratti coriacea proteggeva una dimensione di dolcezza, saggezza e umanità che ho potuto apprezzare in un rapporto professionale e di rispettosa amicizia, soprattutto sviluppatosi durante la collaborazione didattica su tematiche di medical imaging per un corso nella Scuola di Specializzazione di Fisica Sanitaria, che all’inizio di quest’anno ho tenuto purtroppo da solo, usando il più possibile il suo materiale, ancora sperando di ritrovarci insieme. Gli sono grato per il coinvolgimento in questa e in altre avventure e per avere confermato e potenziato in me la passione per… un ciclo di vita a stella… dove l’importante è brillare alimentati dal fuoco di una continua revisione di quanto si è fatto, orientati alla costruzione di strumenti utili, per un mondo migliore. Grazie Piero

From: Stefano Levialdi
Date: Sun, October 10, 2010 7:57 am

Lunedi 11 ottobre parleremo di Piero e di cio' che ha significato la sua presenza per ognuno di noi, amici e colleghi, studenti e collaboratori vari e verra' fuori tutta la qualita' del suo carattere: aperto, ottimista (anche durante la sua malattia) e curioso...

L'enorme umanita', anche nella sua severita', che rendeva Piero una persona speciale in tutti i diversi momenti della sua vita, io lo conobbi nel 1968...tanti anni fa a Tirrenia, nella Scuola NATO di Grasselli.

Sicuramente Piero insegno' a noi tutti cosa vuole dire pensare con la propria testa, non lasciarsi influenzare ed....andare dritto per raggiungere gli obiettivi sociali (innanzi tutto) ed, in secondo luogo, quelli accademici.

From: Alice Marta Mussio
Date: Mon, October 11, 2010 0:15 am

La qualità che più ammiravo in mio padre era la sua integrità, la qualità che più amavo era il suo entusiasmo. La passione con cui si lasciava coinvolgere in ogni cosa che faceva, si trattasse di salvare un piccolo insetto entrato in casa o di un importante progetto di lavoro, e la sua capacità di godere intensamente anche di piccoli piaceri quotidiani non finivano mai di stupirmi. Mio padre era maturità, esperienza e un cuore eternamente nuovo. Mi manca molto, ma sono felice di leggere che molte persone lo apprezzavano e ne conservano il ricordo.
ciao papà

From: Monica Bordegoni
Date: Mon, October 11, 2010 8:14 am

Caro Piero, sono passati ormai tanti giorni da quando abbiamo saputo che te ne sei andato. Il dolore per la grande perdita ci ha tolto le parole, il rammarico per non averti salutato un’ultima volta ci rattrista ancora oggi. Ti ricordiamo con nostalgia, quando venivi a trovarci il sabato mattina al Poli, ti vedevamo arrivare con il tuo inconfondibile passo un poco ciondolante, ci sfogavamo brontolando sulle tante cose che non frunzionano in questo nostro scassato ambiente accademico nazionale ma anche ridevamo assieme di questo e di quello, immaginavamo sempre grandi progetti, ne realizzavamo alcuni non necessariamente grandi, quelli che il tempo e le risorse ci permettavano di fare. Da quando ti conosciamo, Umberto da una vita, Monica un poco meno, abbiamo fatto tante cose assieme, che ci hanno appassionato, alimentate dalla tua incontenibile immaginazione, dalla tua gran voglia di fare, di cercare e di scoprire cose nuove, dalla tua passione nell'insegnare ai giovani. Conserviamo tanti tuoi ricordi: pezzi di carta scritti a mano, modelli di interfacce, schemi e diagrammi, e anche qualche papero fondamentale …. . Ti ricorderemo sempre con grande affetto.
Umberto e Monica

From: Davide Pirazzoli
Date: Mon, October 11, 2010 11:15 am

piero
oggi tante persone ti ricorderanno, studenti,colleghi e altri......
sono convinto che tu stesso sarai sorpreso di vedere quanti ti apprezzano e ti vogliono bene
davidetibetlidia sono tra queste persone
ti bacio su una guancia anche se resto un attimo perplesso per l'incontro tra la tua barba e la mia

davide

From: Marco Giancani
Date: Mon, October 11, 2010 12:12 pm

Abbiamo appreso purtroppo in ritardo la triste notizia, ancor più triste avendo ancora nelle orecchie quella frase sentita recentemente: "venitemi a trovare, mi racccomando, vi aspetto".
Abbiamo sicuramente perso un ottimo "amichevole" docente, capace di suscitare interesse nelle materie che insegnava, e soprattutto capace di trasmettere conoscenza tramite il confronto ad oltranza con i suoi studenti. Un processo "maieutico" avrebbe forse detto lui !
Abbiamo anche perso un esempio di disponibilità più unico che raro: come studenti lavoratori ci troviamo spesso a ricordare quante volte, anche dopo l'orario ufficiale di chiusura dell'Università, ci ha ricevuto e supportato nel nostro lavoro di tesi, rendendoci quel "duro" periodo un po' più leggero.
Ricorderemo sempre con un sorriso le sue preziose battute e massime ("il meglio è nemico del bene" prima di tutte).
Un grazie e un saluto al Prof. Mussio, da "I due carabinieri", come era solito chiamarci.
Marco Giancani, Andrea Sion

From: Franco Graziani
Date: Sat, October 16, 2010 6:15 pm

Ho appreso della morte improvvisa di Piero al rientro dalle vacanze. Ho provato dolore, stupore e nostalgia.

Come tanti ho conosciuto Piero nei primi anni ’70 a Fisica avendo frequentato il suo corso di Teoria dei Sistemi. La collaborazione e l’amicizia è continuata in tutti questi anni. Volevo aggiungere alcune notizie sulle “dispersive” attività di Piero che nella affettuosa commemorazione fatta in Statale sono state un po’ trascurate e potranno fors’anche incuriosire alcuni dei partecipanti.

Il primo filone riguarda il suo lavoro per il sindacato. La collaborazione è iniziata, se non vado errato, attorno al 1983/1984 a partire da una richiesta di intervento in un corso di formazione a Reggio Emilia da parte della FIOM su sollecitazione di F. Garibaldo, G. Rinaldini e C. Sabattini. L’automazione dei processi produttivi stava mutando profondamente le condizioni materiali del lavoro, condizianando e limitando la capacità dell’azione sindacale. Il tema a cui era interessato il sindacato dei Metalmeccanici era quello della partecipazione dei lavoratori alla contrattazione della organizzazione aziendale, un tentativo che è poi andato sotto il nome di codeterminazione. L’impegno con la FIOM è proseguito con l’organizzazione, sotto la guida di S. Bianchi, responsabile nazionale dell’ufficio formazione della FIOM, di un corso per quadri sindacali in tutta Italia coadiuvato da apposite dispense e audiovisivi. Il titolo del corso era “I lavoratori dentro le innovazioni tecnologiche - uomini macchine società”. Il corso e i materiali hanno suscitato l’interesse del sindacato brasiliano che ha tradotto una parte delle dispense e inviato un gruppo di suoi quadri per un periodo di formazione in Italia con alcuni viaggi successivi, anche di Piero, in Brasile.

Stiamo parlando dell’era prima di Cristo, naturalmente. Sempre nello stesso periodo e legato a quella rete di rapporti e di incontri segnalo anche un suo articolo, su una rivista decisamente fuori contesto, ma dal titolo forse stuzzicante: “Appunti e spunti su uomini che si parlano attraverso le macchine” in Psicoterapia e Scienze Umane, Anno XVII – N. 2, 1983. La rivista Psicoterapia e Scienze Umane è una delle più autorevoli riviste italiane di psicoterapia e psicanalisi. Molte di queste sollecitazioni intellettuali e rapporti di collaborazione sono nati nell’ambito della redazione della rivista “Uomini e Computer Come” e in seguito “Agorà 2000”: Di Piero mi ha sempre sorpreso e incuriosito il punto di vista che portava in tutti i campi di suo interesse; un punto di vista che illuminava aspetti inusuali e inesplorati di eventi e oggetti della tecnologia e oltre la tecnologia.
Mi resta una carissimo ricordo.

Franco Graziani

From: Ferruccio Mandorli
Date: Tue, October 19, 2010 2:46 pm

Piero è stato mio correlatore di tesi di Laurea ai tempi del gruppo interdisciplinare guidato da lui, dalla Professoressa Falcidieno del CNR di Genova e dal Professor Cugini, allora direttore del progetto finalizzato robotica. Non vedevo Piero da molto tempo, ma il ricordo delle riunioni di quel tempo, spesso burrascose, sicuramente sempre stimolanti, è riaffiorato in me più volte durante questi anni.
In particolare, ricordo la passione contaggiosa che Piero metteva in tutto quello che faceva; la testimonianza della sua capacità di trovare sempre nuovi stimoli io la trovo in una frase che gli ho sentito rivolgere ad Umberto: "se non fossimo rimasti un pò bambini, forse non avremmo scelto questo lavoro".
Probabilmente quella è stata la prima volta in cui ho pensato che mi sarebbe piaciuto fare questo mestiere.

Ciao Piero
Ferruccio (il carapace)

From: Davide Pirazzoli
Date: Mon, November 15, 2010 5:32 pm

caro piero

piove, piove,

sul groviglio e ammasso dei miei pensieri continua a piovere,

e le frasi si scompongono e vedo le lettere caderne a migliaia,

come una grande pioggia che si espande, confusa


spesso vorrei parlare insieme a te e cercare di fermare la pioggia

davide pirazzoli

From: Luigi Busti
Date: Tue, November 16, 2010 5:08 pm

Lo scopro solo ora e mi dispiace molto, ricordo ancora il Prof. Mussio come fosse ieri, grandissima personalità. Ricordo con piacere tutto quello che mi ha insegnato nel breve, ma intenso periodo delle 150 ore.

Ciao Prof. Mussio e grazie di tutto.
Sentite condoglianze a tutti i suoi cari.

Luigi Busti

From: Dario Casati
Date: Wed, November 17, 2010 8:40 pm

Il professor Mussio è stato il mio relatore, era il 2005.
Ricordo il giorno in cui entrai nel suo ufficio, per "sondare" eventuali proposte di tesi: non lo conoscevo, ma subito rimasi colpito dall'energia e dall' entusiasmo con cui mi propose di aiutarlo in uno dei progetti che stava sviluppando.
Decisi quindi di collaborare con lui e non me ne pentì, perchè conobbi un professionista serio, per certi versi duro ma anche dotato di grande empatia.
Non era un "barone", ma più semplicemente un gentiluomo.

Condoglianze, seppur in ritardo, a tutti coloro che gli hanno voluto bene.

Dario Casati.